Dopo la luce: imparare a custodirla




✨ CERCHI DI PACE – UNIVERSITÀ INTERIORE


Domenica 28 dicembre 2025


Dopo la luce: imparare a custodirla


Apertura – Il tempo che viene dopo


Il 28 dicembre è un giorno strano.

Il Natale è appena passato, ma non è finito.

Le luci sono ancora accese, eppure qualcosa dentro chiede silenzio.


È il tempo del dopo:

dopo le parole,

dopo gli auguri,

dopo le attese.


Ed è proprio qui che la spiritualità autentica inizia a parlare più forte.

Non quando tutto brilla, ma quando occorre custodire la luce.


Murli:

1. Murli del 27 dicembre – La forza che non si disperde


Il Murli del 27 dicembre ci riporta con decisione a un punto centrale:

la vera forza non è l’entusiasmo, ma la stabilità.


BapDada ricorda che l’anima che corre dietro alle impressioni esterne perde energia, mentre l’anima che rimane raccolta nel ricordo accumula potere silenzioso.


È un messaggio essenziale per questi giorni “di mezzo”, in cui si rischia di passare troppo in fretta da una luce all’altra senza fermarsi ad assorbirla.


Il Murli invita a non disperdere ciò che è stato ricevuto.

La luce non va consumata: va interiorizzata.


2. Murli del 28 dicembre – Essere presenza, non reazione


Nel Murli di oggi emerge con forza un’altra indicazione chiave:

smettere di reagire, iniziare a risiedere.


Quando l’anima resta nel ricordo del Padre, non ha bisogno di commentare tutto, di giudicare, di rispondere a ogni stimolo.

Diventa presenza.


Questo è un insegnamento profondamente affine sia alla meditazione cristiana del cuore sia alla pratica laica della consapevolezza:

non vivere contro ciò che accade, ma dentro una posizione interiore stabile.


3. Murli serali e incontri – L’equilibrio come maturità


Dalle letture serali, dagli incontri con BK Giorgio e dalle condivisioni più recenti emerge un filo comune molto chiaro:

l’equilibrio non è un dono automatico, ma una disciplina gentile.


Viene ripetuto più volte che il vero progresso non si misura in esperienze forti, ma nella capacità di mantenere uno stato leggero anche quando riaffiorano vecchi sanskar, abitudini, lamentele interiori.


Il linguaggio è semplice, quasi quotidiano, ma il contenuto è profondo:

la spiritualità matura guarda meno ai picchi e più alla continuità.


4. Dall’ascolto all’esperienza – Fulvia Spirito


Gli esercizi proposti da Fulvia tornano su un punto cruciale:

la critica e la lamentela non sono “colpe”, ma dispersioni di energia.


Quando la mente si abitua a giudicare, perde lucidità;

quando si abitua a osservare, recupera forza.


La pratica suggerita – respiro consapevole, presenza nel corpo, attenzione al momento – diventa così una vera alleata del Murli:

un modo concreto per trasformare la conoscenza in esperienza.


🕉️ 

Sezione fissa domenicale – Il Mantra del Ricordo


Come ogni domenica, ritorniamo ora a un punto essenziale del cammino.


Bhagavad Gita 18.65


Man-manā bhava mad-bhakto


Pensa sempre a Me.
Diventa mio devoto.


Questo verso non è un invito all’isolamento, ma a una presenza continua.


Nella lettura delle Brahma Kumaris, questo significa ricordare costantemente il Padre Supremo – Shiv Baba – come Luce, come Fonte di stabilità e amore, durante le attività quotidiane.


Non è una pratica separata dalla vita:

è una qualità della coscienza.


Invito alla pratica (settimana dopo Natale)


In questi giorni di passaggio, prova a fare questo:

  • fermati più volte al giorno per pochi secondi

  • riporta l’attenzione al respiro

  • ricorda interiormente la Luce

  • ripeti con dolcezza: Man-manā bhava mad-bhakto


Non per sforzo.

Per ritorno.


5. Dopo il Natale, la responsabilità


Il Natale annuncia una nascita.

Il dopo Natale chiede una responsabilità:

come vivere ciò che è nato?


La spiritualità non chiede di restare in festa,

ma di diventare affidabili nella luce.


È questo il senso più profondo di questi giorni:

non aggiungere altro,

ma dimorare.


Chiusura – Custodire il dono


Forse la vera domanda di questa domenica è semplice:

che cosa facciamo della luce ricevuta?


Se la custodiamo,

se la proteggiamo dal rumore,

se la lasciamo trasformare il nostro modo di essere…


allora il Natale non finisce.

Continua.


Om Shanti.



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