Elisabetta Scotto (Trani Italia News): Renzo, o meglio, Lilanath Shamananda Das, innanzitutto congratulazioni per la tua recente iniziazione come sacerdote del Movimento per la Coscienza di Krishna. Potresti raccontarci come è iniziato questo tuo percorso spirituale e cosa ha rappresentato per te?
Lilanath Shamananda Das: Grazie mille, Elisabetta. Il mio percorso spirituale è iniziato molto tempo fa, quando ero ancora giovane. Negli anni '80, ho iniziato a interessarmi alla spiritualità orientale e, in particolare, al Movimento per la Coscienza di Krishna. Da allora, ho dedicato molti anni alla pratica e allo studio della filosofia vedica, cercando di vivere secondo i principi che questa filosofia insegna. La recente iniziazione come sacerdote è stata per me un grande onore, un segno di fiducia da parte dei miei maestri, e rappresenta una responsabilità che accolgo con umiltà. Questo sacerdozio non è solo un riconoscimento del mio cammino spirituale, ma anche un impegno a servire la comunità e a diffondere i valori della coscienza di Krishna.
Elisabetta Scotto: Cosa significa, in pratica, diventare un sacerdote del Movimento per la Coscienza di Krishna? Puoi spiegarci il significato della cerimonia, del filo sacro e del Gayatri Mantra?
Lilanath Shamananda Das: Certo. Diventare un sacerdote nel Movimento per la Coscienza di Krishna significa assumersi una responsabilità spirituale. La cerimonia di iniziazione è un rito durante il quale si riceve il filo sacro, che simboleggia il legame con il divino e la purezza spirituale. Questo filo viene indossato tutto il giorno come segno del nostro impegno spirituale. Il Gayatri Mantra, che recitiamo tre volte al giorno, è un potente mantra vedico che invoca la luce divina per illuminare la nostra mente e il nostro cuore. Questa pratica quotidiana ci aiuta a mantenere la nostra coscienza elevata e a vivere in armonia con i principi spirituali.
Elisabetta Scotto: Come riesci a conciliare questo sacerdozio con la tua direzione dell'Istituto Sole e Luna Vrinda Parivar? Ci puoi parlare di questo istituto e delle sue molteplici attività?
Lilanath Shamananda Das: L'Istituto Sole e Luna Vrinda Parivar è un progetto unico che cerca di integrare la spiritualità, la cultura, l'arte, e il rispetto per la natura in un tessuto connettivo di dialogo e crescita interpersonale. Come sacerdote della coscienza di Krishna, porto i valori di questo movimento all'interno delle attività dell'Istituto, ma lo faccio in modo inclusivo e rispettoso delle diverse sensibilità. L'Istituto è composto da persone di vari percorsi spirituali, non solo Hare Krishna, io e Massimiliano Deliso promuoviamo una varietà di iniziative che spaziano dall'arte alla cultura, dal vegetarianesimo alla protezione degli animali. Collaboriamo con numerosi artisti e intellettuali, come la giornalista Carmelina Rotundo Auro, che dirige il nostro giornale "Letteralmente", e il professor Domenico Fiore e la scrittrice Annella Andriani. Lavoriamo insieme per creare un ambiente in cui tutte queste diverse influenze possano coesistere e arricchirsi reciprocamente.
Elisabetta Scotto: Questo equilibrio tra spiritualità e altre forme di espressione culturale sembra davvero incredibile. Come riesci a gestire questo dialogo tra diverse culture e credenze all'interno dell'Istituto?
Lilanath Shamananda Das: Il dialogo è la chiave. Credo che la spiritualità non debba essere un motivo di divisione, ma un'opportunità di crescita per tutti. All'interno dell'Istituto, ognuno porta la propria visione e la propria esperienza, e questo ci permette di creare progetti che sono davvero unici. Collaboriamo con persone che hanno a cuore l'arte, il vegetarianesimo, la protezione degli animali con la nostra Mimma, i diritti delle donne, e molto altro. Ad esempio, lavoriamo con Annella, una scrittrice che ha molto da dire sul ruolo delle donne nella società, e con Bodhitaru, il nostro "contadino Zen", che ci aiuta a rimanere connessi con la natura. Questo approccio ci permette di costruire un ambiente inclusivo, dove tutti possono contribuire e crescere insieme.
Elisabetta Scotto: Grazie mille, Lilanath Shamananda Das, per aver condiviso con noi questo tuo percorso. Vuoi aggiungere qualcosa per concludere?
Lilanath Shamananda Das: Grazie a te, Elisabetta, per questa opportunità di condividere il mio viaggio. Vorrei solo aggiungere che sono molto grato a tutte le persone che hanno camminato con me lungo questo percorso, e spero che l'Istituto Sole e Luna possa continuare a essere un luogo di incontro e crescita per tutti coloro che cercano di migliorare se stessi e il mondo intorno a loro.bIn aggiunta, è importante sottolineare che tutte le attività e iniziative dell'Istituto Sole e Luna Vrinda Parivar, inclusi gli eventi legati alla coscienza di Krishna che io porto avanti come sacerdote nel Sri Goura Nitay Mandir Trani Yatra Centro di Studi Bhaktivedanta SCNS, sono svolte completamente online. Questa scelta è stata fatta per diverse ragioni pratiche e logistiche. Innanzitutto, la sede fisica della mia casa, che funge anche da tempio e sede dell'Istituto, è piuttosto piccola e non permette di ospitare eventi in presenza. Inoltre, i membri dell'Istituto sono sparsi in diverse regioni d'Italia e anche in Europa, quindi il formato online ci permette di superare le barriere geografiche e culturali, creando uno spazio inclusivo e accessibile per tutti i partecipanti. Questo approccio ci consente di azzerare le distanze, abbattere le barriere fisiche e rendere più facile la partecipazione e la collaborazione tra tutti i membri dell'Istituto, indipendentemente dalla loro ubicazione geografica.
Elisabetta Scotto