La corsa all'uso dell'intelligenza artificiale raggiunge una tale invasività da condurre molte aziende ad investire in detta tecnologia senza avere idee chiare sul suo uso e sul possibili vantaggi economici che ne potrebbero derivare in virtù degli sforzi economici che necessitano.
Vorrei porre l’attenzione che per ottenere dei sistemi di intelligenza artificiale altamente utili ed utilizzabili occorrono investimenti il cui rientro non è certo ed è lontano nel tempo.
Solamente società ad altissimo capitale può pensare di correre l’alea di un fallimento se non si riuscisse a realizzare un sistema competitivo.
L'accumulo di dati necessari per realizzare una base dati significativa richiede una organizzazione ampiamente diversificata e altamente qualificata.
Esiste poi un tarlo di fondamentale valenza in quanto si teme che in qualche garage in una città sperduta un piccolo genio sviluppa un nuovo sistema per arrivare a prodotti di intelligenza artificiale di gran lunga più economici e migliorativi dal punto di vista gestionale.
Pertanto tutto ciò che è stato fino a quel momento realizzato, prodotto, investito diventa carta straccia,persino una palla al piede perché non si può tornare indietro, occorre per forza continuare un investimento che alla lunga sarà un fallimento. A maggior ragione quindi occorre quando si fanno investimenti in intelligenza artificiale fare un distinguo tra sistemi organizzativi diversi: quelli che producono i sistemi e quelli che lo dovranno utilizzare.
Ma un problema ancora più importante da affrontare e da tenere in forte considerazione è che se ci si rivolge a un sistema di intelligenza artificiale per avere un suggerimento un'indicazione una formulazione di un qualsiasi prodotto che si intende realizzare, suggerimento analogo verrà dato a un competitor di qui la massificazione potrebbe essere superata solo con una realizzazione economica di gran lunga inferiore. Le argomentazioni che pongo è che il problema non è solamente per le grandi aziende che per poter invadere il mercato debbono trovare una differenziazione ma anche per le piccole perché gli investimenti devono essere lungimiranti avere una via di fuga per non essere travolti da una competitività piatta e rapidamente obsolescente.
Un mirabolante suggerimento che mi andrebbe ad affascinare è la dimostrazione di una scelta per assurdo.
Per sfidare la AI dimostrare per assurdo la sua soluzione .L'assurdo potrebbe indicare una alternativa unica non condivisa con i competitor.
Voglio soffermarmi su un aspetto economico :
la maggior parte delle società che si sono avviate verso l'uso massivo dell'intelligenza artificiale immettono sul mercato moltissime azioni acquistate da piccoli e grandi investitori non competenti .Su cosa si appoggia la certezza che alla fine risulterà vantaggioso l’investimento se il risultato è nebuloso?.
Si passa da un ragionamento reale ad un ragionamento virtuale.
Come è accaduto il sistema forma una bolla, un crollo economico spaventoso .
Siamo veramente certi che l'uso dell'intelligenza artificiale ad ampio raggio senza una regola ,senza una pianificazione sia la strada che consente un ritorno economico in tempi
accettabili ?
Azienda come OpenAi pensa di poter iniziare ,avendo messo in gioco miliardi di dollari,
i suoi guadagni nel 2030.
Chi può resistere investendo tanti miliardi fino al 2030 ?.
Non dimentichiamo i Boom che si sono verificati con crolli economici spaventosi :la crisi finanziaria del 2008 , e quella del diciannovesimo secolo quando furono costruite le ferrovie.
Circola un pensiero che in questo momento si stia costruendo una capacità in eccesso il che significa che nel lungo termine ci saranno molti perdenti.
Vorrei porre l’attenzione che per ottenere dei sistemi di intelligenza artificiale altamente utili ed utilizzabili occorrono investimenti il cui rientro non è certo ed è lontano nel tempo.
Solamente società ad altissimo capitale può pensare di correre l’alea di un fallimento se non si riuscisse a realizzare un sistema competitivo.
L'accumulo di dati necessari per realizzare una base dati significativa richiede una organizzazione ampiamente diversificata e altamente qualificata.
Esiste poi un tarlo di fondamentale valenza in quanto si teme che in qualche garage in una città sperduta un piccolo genio sviluppa un nuovo sistema per arrivare a prodotti di intelligenza artificiale di gran lunga più economici e migliorativi dal punto di vista gestionale.
Pertanto tutto ciò che è stato fino a quel momento realizzato, prodotto, investito diventa carta straccia,persino una palla al piede perché non si può tornare indietro, occorre per forza continuare un investimento che alla lunga sarà un fallimento. A maggior ragione quindi occorre quando si fanno investimenti in intelligenza artificiale fare un distinguo tra sistemi organizzativi diversi: quelli che producono i sistemi e quelli che lo dovranno utilizzare.
Ma un problema ancora più importante da affrontare e da tenere in forte considerazione è che se ci si rivolge a un sistema di intelligenza artificiale per avere un suggerimento un'indicazione una formulazione di un qualsiasi prodotto che si intende realizzare, suggerimento analogo verrà dato a un competitor di qui la massificazione potrebbe essere superata solo con una realizzazione economica di gran lunga inferiore. Le argomentazioni che pongo è che il problema non è solamente per le grandi aziende che per poter invadere il mercato debbono trovare una differenziazione ma anche per le piccole perché gli investimenti devono essere lungimiranti avere una via di fuga per non essere travolti da una competitività piatta e rapidamente obsolescente.
Un mirabolante suggerimento che mi andrebbe ad affascinare è la dimostrazione di una scelta per assurdo.
Per sfidare la AI dimostrare per assurdo la sua soluzione .L'assurdo potrebbe indicare una alternativa unica non condivisa con i competitor.
Voglio soffermarmi su un aspetto economico :
la maggior parte delle società che si sono avviate verso l'uso massivo dell'intelligenza artificiale immettono sul mercato moltissime azioni acquistate da piccoli e grandi investitori non competenti .Su cosa si appoggia la certezza che alla fine risulterà vantaggioso l’investimento se il risultato è nebuloso?.
Si passa da un ragionamento reale ad un ragionamento virtuale.
Come è accaduto il sistema forma una bolla, un crollo economico spaventoso .
Siamo veramente certi che l'uso dell'intelligenza artificiale ad ampio raggio senza una regola ,senza una pianificazione sia la strada che consente un ritorno economico in tempi
accettabili ?
Azienda come OpenAi pensa di poter iniziare ,avendo messo in gioco miliardi di dollari,
i suoi guadagni nel 2030.
Chi può resistere investendo tanti miliardi fino al 2030 ?.
Non dimentichiamo i Boom che si sono verificati con crolli economici spaventosi :la crisi finanziaria del 2008 , e quella del diciannovesimo secolo quando furono costruite le ferrovie.
Circola un pensiero che in questo momento si stia costruendo una capacità in eccesso il che significa che nel lungo termine ci saranno molti perdenti.
Tocchetti Giuseppe giuseppetocchetti.blogspot.com

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